ARPAIA

arpaia stemma

nome abitanti:
arpaiuoli o arpaioli
giorno festivo: 29 settembre
Santo patrono: S. Michele A.

41°02'N  14°33'E
Altitudine 283 m s.l.m.
Superficie 4,96 km2
Abitanti 1.989 al 31-3-2022
Densità 401,01 ab./km2

Frazioni:
Via Appia Est, Via Appia Ovest

Comuni confinanti:
Airola, Forchia, Paolisi, 
Roccarainola (NA)

Arpaia è un comune italiano di 1 989 abitanti della provincia di Benevento in Campania.

Il paese è situato tra i monti Tairano e Paraturo ed è attraversato dalla Via Appia. Il suo territorio comunale è compreso fra 202 ed 897 m s.l.m., pari ad un’escursione altimetrica di 695 m s.l.m. Confina per un brevissimo tratto, con l’area nolana.

Ha una superficie agricola utilizzata (dato riferito all’anno 2000) di ettari (ha) 171,91. Fa parte della Regione Agraria n. 3, monti del Taburno e Camposauro.

La prima volta che la si trova menzionata, è con il nome di Appadium (XII secolo), e ciò fece pensare ad una derivazione della via Appia su cui realmente veniva a trovarsi.

Il fatto sta che Arpaia, avendo comune la radice con Arpaise, Arpino, Arpe ecc. potrebbe essere anch’esso derivato dall’etrusco Arpen “luogo montuoso” (Mazzocchi).

Il paese fu, erroneamente, creduto il luogo dell’antica Caudium; mentre la sua gola è, secondo la tradizione il luogo delle famose Forche Caudine, in parte a causa di alcuni toponimi locali quali Costa Cauda, S.M. del Giogo e Forchia. Ma la discussione in proposito non è ancora chiusa.

Arpaia è ricca di antichi reperti romani.

Fu luogo di frequente battaglie fra Aragonesi ed Angioini, onde più volte fu messo a sacco e fuoco.

Fu distrutta dal forte terremoto del 1456.

Da un Roberto di Molino passò successivamente ai Ribursa agli Stendardo, ai Bagot ai Boffa ai Leonessa ai Carafa, ai Caracciolo, ai Guevara con il titolo marchesale.

[Fonte: Wikipedia]

Monumenti

e luoghi di interesse

Architetture religiose

• Chiesa di San Michele Arcangelo

• Abbazia di San Fortunato

• Santuario della Madonna 

  delle Grazie

• Chiesa dell’Annunziatella

Situata sulle propaggini del monte Castello, la chiesa conserva un interessante ciclo di affreschi frammentario, datato fra il XIV e il XVI secolo. Attualmente è in stato di abbandono.

• Chiesetta del Purgatorio

• Chiesa di Sant’Antonio Abate (semidistrutta ed interrata)

• Convento e chiesa 

  di Sant’Agostino

(di cui rimane soltanto una parete)

 

Architetture militari

• Rovine del castello, sorto a

   guardia della via Appia

• Alcuni porzioni delle mura

  cittadine

 

Architetture civili 

• Parte del palazzotto dei feudatari

 

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