BASELICE

baselice stemma

nome abitanti: baselicesi
giorno festivo: 6 novembre
Santo patrono:
S. Leonardo Abate

41°24'N  14°58'E
Altitudine 620 m s.l.m.
Superficie 47,82 km2
Abitanti 2.092 al 31-3-2022
Densità 43,75 ab./km2

Frazioni:
Aia Mattia, Bosco, Chiaia, Defenza, Mazzocca, Pietramonte, Porcara, San Felice

Comuni confinanti:
Castelvetere in Val Fortore,
Colle Sannita,
Foiano di Val Fortore,
San Bartolomeo in Galdo,
San Marco dei Cavoti

Il centro abitato si trova a un’altitudine di 620 metri sul livello del mare.

Il suo territorio è compreso fra i 303 ed i 966 m s.l.m., pari a un’escursione altimetrica di 663 m s.l.m.

Il territorio si presenta per la maggior parte calcareo-argilloso ed un po’ franoso sul versante adriatico.

Situato sulla sinistra del Fortore tra questo ed il suo tributario il Cervaro, in terreno molto ondulato, con la sua massima altitudine al monte S. Marco (1007 m s.l.m.).

Fino a non molto tempo fa il suo territorio era rinomato per due sorgenti di acque minerali; una ferruginosa in contrada Scaletta e l’altra sulfurea, detta Acqua di Puccini in contrada Costafilaccia.

Sulla scorta di una solenne lapide rinvenuta, ma creduta falsa dal Mommsen, gli si fece derivare il nome da una basilica che si pensa nella zona edificata da Settimio Severo.

La sua prima forma onomastica apparsa in carte normanne è quella di Basilicae che si ripete fino agli Angioini, allorché incomincia a prodursi la forma di Castrum Basilicis, donde l’odierna Baselice.

Il nome potrebbe altresì, derivare dal bizantino Basilici, da cui derivò Basilicata perché viventi sotto le leggi bizantine così chiamate dall’imperatore Leone VI il Saggio detto il Sapiente o anche il Filosofo in omaggio al nome paterno Basilio il Macedone che le pubblicò.

A comprova di ciò, potrebbe stare il fatto che realmente allora questa contrada faceva parte della Capitanata che era sotto il dominio greco, e compresa nella soppressa diocesi di Civitate, di rito bizantino, come la diocesi di Morcone, a cui questi paesi furono aggregati in seguito.

Il nome, tuttavia, potrebbe essere derivato anche dal longobardo Basilicus titolo di chi recava gli ordini del sovrano (Borgia, I, 36).

Sempre sulla famosa lapide rinvenuta, si pensa che in contrada Porcara, sia esistita l’antica Murgantia città sannitica, detta da Livio: valida urbs (X, 17), presa d’assalto dal Console romano Publio Decio Mure, nel 296 a.C.

Nella diocesi e nella contea di Civitate fu dunque Baselice in principio, quando esisteva il casale di Monte Saraceno, così detto dai barbari che lo edificarono.

Poi tutti e due, continuando ad essere nel giustizierato di Capitanata, passarono in feudo ai fratelli Mastrali. Quindi sotto gli Angioini una parte di Baselice, con il castello di Porcara, ora distrutto, passò alla Badia Sofiana di Benevento e l’altra a Santa Maria a Mazzocca di Foiano.

Il paese poi staccato da Porcara e da Monte Saraceno fece feudo a sé.

Nel 1727 una frana lo seppellì quasi per intero.

Verso i primi anni del XVIII secolo s’ingrossò degli abitanti dei villaggi di Porcara e Monte Saraceno ora distrutti.

Fino al 1811 è appartenuto alla provincia di Capitanata, poi con Foiano passò al Molise, allorché venne dichiarato capoluogo di circondario fino al 1861, anno in cui passò alla provincia di Benevento.

Signori di Baselice furono i baroni Petruccelli.

[Fonte: Wikipedia]

Monumenti

e luoghi di interesse

• Castello-Palazzo Lembo: dal 17 novembre 2011 è una delle 1000 meraviglie italiane, avendo ricevuto dal Forum Nazionale dei Giovani il bollino di meraviglia italiana, in occasione dell’iniziativa del 150º anniversario dell’Unità d’Italia.

• Palazzo dei baroni Petruccelli

• Chiesa di San Leonardo abate

• Chiesa Madonna delle Grazie (vi si trova la tomba del terribile feudatario del luogo Ottavio Carafa)

• Chiesa di Sant’Antonio e della Madonna dell’Assunta

• Museo di Paleontologia Mare Nostrum

 

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