PERCORSI SOLOPACA
2 • PERCORRENDO IL PASSETTO DEL DUCA
INFO TURISTICHE E PRENOTAZIONI ANTONIO IADONISI, PRESIDENTE PROLOCO SOLOPACA - TELEFONO 328 9014679
Partendo da Palazzo Ducale, residenza dei duchi Ceva Grimaldi dal 1682 al 1764, ci si avvia verso Capriglia lungo la strada che fece costruire il Duca Antonio Maria Ceva Grimaldi nel 1682 per collegare il palazzo con la nuova Chiesa di San Mauro. La strada, molto larga se confrontata con le altre strade di Solopaca, funge da cornice al maestoso Palazzo Ceva Grimaldi ed è una prosecuzione della nuova strada costruita per collegare la chiesa del SS. Corpo di Cristo con il Palazzo Ducale. Il primo edificio che si incontra sulla destra è Palazzo Aceto, già Marcarelli, fatto costruire da Salvatore Marcarelli nel 1831. L’edificio è opera dell’architetto Antonio Sforza di Pontelandolfo che progettò la maggior parte degli edifici di Corso Umberto I. Il palazzo è in severo stile neoclassico come si può vedere dalla facciata e dai timpani delle finestre del piano nobile. Di fronte si trova la casa del poeta e Senatore Mario Venditti. Proseguendo si arriva in Largo San Mauro dove si staglia la Chiesa Parrocchiale intitolata a San Mauro Martire. L’edificio venne eretto agli inizi del XVIII, ma fu voluto dal Duca Antonio Maria Ceva Grimaldi che partecipò in prima persona con la moglie ed i figli alla cerimonia di posa della prima pietra che si tenne il 10 agosto 1682. La chiesa venne consacrata dal Vescovo di Telese Francesco Baccari il 18 maggio 1730. La chiesa di San Mauro è un piccolo scrigno di arte barocca, con splendidi stucchi e dipinti dei pittori solopachesi Decio Frascadore e Lucantonio D’Onofrio. Da segnalare soprattutto la tela con il martirio di San Mauro del Frascadore e l’Ultima Cena del D’Onofrio.
A lato della Chiesa di San Mauro si può vedere l’antichissima chiesa di Santa Maria Te Amo risalente al XIII-XIV secolo, ma restaurata nel 1603 secondo le nuove forme barocche. La preziosa pala d’altare del pittore Sebastiano D’Abicino, datata 1603, è incorniciata da splendidi stucchi, ma cela bellissimi affreschi tardogotici della prima metà del XV secolo.
In Largo San Mauro è possibile osservare anche la casa del tenore Giuseppe Iaricci che ospitò, nel settembre 1911 il famoso tenore e amico Enrico Caruso che, affacciatosi dalla loggia, salutò la folla dei solopachesi accorsa per vederlo.