AIROLA

airola stemma

nome abitanti: airolani
giorno festivo: 23 aprile
Patrono: S. Giorgio Martire

Coordinate

41°03’31.36N  14°33’33.26E

Altitudine 270 m s.l.m.

Superficie 14,90 km2

Abitanti 8.085 al 31-3-2022

Densità 542,62 ab./km2

 

Frazioni:

Sepalone, Tavernola, Trivolati

 

Comuni confinanti:

Arpaia, Bonea, Bucciano, Forchia, Moiano, Paolisi, Rotondi (AV)

È situata nella porzione occidentale della Valle Caudina, di fronte al monte Taburno; è dominata dal monte Tairano (736 m). Si estende sulle pendici e ai piedi della collina di Monteoliveto. Nel suo territorio i torrenti Tesa e Faenza si congiungono a formare il fiume Isclero; da qui parte inoltre l’Acquedotto Carolino, proveniente dalla sorgente del Fizzo, che alimenta la cascata della reggia di Caserta.

Menzionata per la prima volta nel 997, Airola probabilmente derivò il nome da un longobardo feudum Airoaldi, citato nell’820. Da Roberto II di Normandia, “conte di Airola”, passò a Rainulfo di Alife, quindi fu feudo di Martino Toccabove, donato nel 1276 a Guglielmo ed Ugone di Cortillon. Nel 1278 fu donata re Carlo I d’Angiò a Guglielmo de Lagonissa.

Nel 1437 durante la guerra tra Alfonso V D’Aragona e Renato D’Angiò, Airola fu presa e saccheggiata dagli Aragonesi, capitanati da Antonio Caldora; fu ripresa da Marino Boffa Stendardo, per Renato d’Angiò, per poi essere riconquistata subito dopo dallo stesso Alfonso. Nel 1460 venne assediata da Ferdinando I e venduta a Carlo Carafa che ottenne poi il titolo di conte. Carlo V la donò ad Alfonso d’Avalos d’Aquino, il quale nel 1575 la vendette a Ferrante Caracciolo. La famiglia Caracciolo mantenne il possesso del feudo per oltre un secolo fino all’ultima erede, Antonia, alla morte della quale, nel 1732, tutti i beni furono ereditati dal nipote Bartolomeo Di Capua principe della Riccia. Morto Bartolomeo senza eredi, Airola passò nel 1792 al Regio Demanio. Fino al 1816 fece parte del Principato Ultra (Avellino), e fino al 1861 della Terra di Lavoro (Caserta); all’unità d’Italia passò alla provincia di Benevento.

Il Comune, negli atti e nel sigillo, si identifica con il nome di “Città di Airola”. Lo stemma, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 31 luglio 1997, si blasona:

«D’azzurro, alla torre di due palchi, d’oro, ogni palco munito di barbacani, d’oro, mattonato di nero, il palco superiore merlato di cinque, alla guelfa, cimato da una cupoletta d’oro, questa cimata dall’alta croce latina trifogliata, dello stesso, esso palco chiuso di nero e sostenuto da due leoni di oro, affrontati, il leone posto a destra poggiante la zampa posteriore destra sul merlo laterale del palco inferiore, il leone posto a sinistra poggiante la zampa posteriore sinistra sul merlo laterale del detto palco; il palco inferiore merlato di cinque, alla guelfa, chiuso di nero e fondato su tre colli all’italiana anomali, di verde, fondati in punta, il colle centrale parzialmente celato da quelli laterali, sotto lo scudo su lista bifida e svolazzante, di azzurro, il motto, in lettere maiuscole d’oro, CAUDINAE VALLIS CIVITAS. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di verde.

[Fonte: Wikipedia]

Monumenti

e luoghi di interesse

  • Chiesa della SS. Annunziata
  • Monastero e chiesa di San Gabriele Arcangelo
  • Chiesa e convento della SS. Concezione dei Frati Minori
  • Chiesa di Santa Maria dell’Addolorata
  • Chiesa di San Michele a Serpentara
  • Chiesa di San Donato
  • Chiesa di San Carlo
  • Chiesa di San Domenico
  • Santuario del Volto Santo
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