Apice è situato nell’alta valle del Calore, sulle pendici dei monti Calvano e Rocchetta.
Il paese sorge in territorio collinare, bagnato dai fiumi Calore, Ufita e Miscano.
Il paesaggio circostante è caratterizzato da aree agricole, interessate da coltivazioni di uva, olive, frutta e tabacco, e da boschi di querce, castagni, pini e aceri.
L’abitato si divide nei centri di Apice Nuovo e Apice Vecchio, dominato dal castello normanno, e comprende numerosi aggregati urbani minori.
Il toponimo di Apice deriverebbe da Marco Apicio, incaricato dal Senato romano di ripartire fra i coloni alcune terre del Sannio.
Feudo dei conti di Ariano nel secolo XI, Apice fu distrutta dagli abitanti di Benevento nel 1113, durante gli scontri con i normanni.
La città entrò in possesso del conte Ruggero di Buonalbergo, dei Balbano, dei Maletta, dei San Giorgio e dei Sabrano.
A metà del XV secolo Alfonso I d’Aragona concesse il feudo ai Guevara.
Elevata a ducato nel XVIII secolo, la città fu assegnata ai Di Tocco.
I terribili sismi del 1962 e del 1980 costrinsero gli abitanti a trasferirsi su un colle vicino, abbandonando il vecchio borgo.
[Fonte: Wikipedia]