CASTELFRANCO IN MISCANO
nome abitanti: castelfranchesi
giorno festivo: 24 giugno
Patrono: S. Giovanni Battista
Coordinate 41°18’N 15°05’E
Altitudine: 760 m s.l.m. Superficie 43,4 km2
Abitanti 813 al 31-3-2022 Densità 18,73 ab./km2
Comuni confinanti:
Ariano Irpino (AV),
Faeto (FG),
Ginestra degli Schiavoni,
Greci (AV),
Montecalvo Irpino (AV),
Montefalcone di Val Fortore,
Roseto Valfortore (FG)
Il centro abitato, esteso nell’Appennino campano a sud-est del colle San Bartolomeo, è il comune più orientale della provincia.
La sua escursione altimetrica è pari a 541 m s.l.m. con una quota minima di 409 m. e una massima di 950 m. La superficie agricola utilizzata è pari a 4361,18 ettari (ha).
l nome deriverebbe dal possesso del castello da parte di un franco o francese, in epoca angioina, allorquando il borgo era noto come Castellum Francolum o Castellum de Franco. Secondo un’altra ipotesi franco costituirebbe invece un aggettivo e significherebbe “libero da tassazione”.
L’aggiunta “in Miscano” si riferisce all’omonimo torrente, affluente di destra del fiume Ufita.
Fin dall’epoca normanna Castelfranco fu legata più volte alla contea di Ariano; nel Catalogus baronum il feudatario locale era un tale Rafrire. La baronia di Castelfranco è attestata anche in epoca angioina, allorquando il borgo dovette contribuire al restauro della fortezza di Crepacuore, situata lungo la via Francigena; i feudatari dell’epoca furono i De Lecto e i Buisson. In epoca aragonese Castelfranco rivestì una notevole rilevanza strategica, tanto che lo stesso re Ferdinando vi giunse allo scopo di passare in rassegna le proprie truppe; in tale periodo il dominio passò nuovamente ai conti di Ariano, tra i quali spiccano Francesco Sforza e Innico de Guevara. Fra gli ultimi feudatari si citano i Caracciolo, i Di Sangro e i Mirelli.
Da un punto di vista amministrativo il comune nel quadriennio 1743-46 fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano nell’ambito della provincia di Principato Ultra, cui appartenne fino al 1811; in seguito fece parte del distretto di Bovino nella Capitanata per passare infine, nel 1861, alla neonata provincia di Benevento.
[Fonte: Wikipedia
Monumenti
e luoghi di interesse
- Ruderi delle mura e del castello medievale, avanzano i due pilastri dell’antica porta, detta della Terra. * Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie, poi sede della casa comunale, del XIII secolo.
- Chiesa di San Giovanni Battista, protettore del borgo.
- Cappella rurale di San Lorenzo: la chiesa originaria era dei primi dell’Ottocento; dotata di un orto, nei primi tempi veniva custodita da un gruppo di monaci, poi da un eremita, quindi cadde in rovina. Crollata nel 1926, fu successivamente ricostruita.
- Casale Tre Fontane: complesso architettonico rinascimentale lungo la medievale via Francigena, sul confine con Greci.
- Casale Campanaro: già feudo abbaziale della contea e diocesi di Ariano, situato nell’alta valle del Miscano lungo un antico tratturello diretto alle Tre Fontane.
- Aequum Tuticum: tipico esempio di vicus romano, all’incrocio tra le antiche vie Aemilia, Minucia (poi Traiana) ed Herculia.